No check-in a distanza negli alloggi turistici: facciamo chiarezza
Il campo del turismo ha subito un cambiamento importante grazie all'arrivo di tecnologie che hanno semplificato la gestione delle strutture alberghiere. Una delle innovazioni più apprezzate dai gestori è stata il check-in online, che ha rivoluzionato il processo, rimuovendo la necessità di incontri faccia a faccia tra gli ospiti e il personale. Tuttavia, una recente circolare del Ministero dell’Interno ha imposto un divieto categorico all’utilizzo di questa pratica per ragioni di sicurezza, generando un acceso dibattito tra i professionisti del settore.
L’obiettivo della nuova normativa è chiaro: garantire un controllo più rigoroso sull’identità delle persone che alloggiano in strutture turistiche, contrastando possibili attività illegali e migliorando la sicurezza pubblica. Per i titolari di alloggi e hotel, tuttavia, questa decisione comporta cambiamenti significativi nelle modalità operative: leggi l’articolo 109 del testo unico sulla pubblicità qui.
In questo articolo esploreremo i motivi che hanno portato all’adozione della circolare, analizzeremo le sue implicazioni pratiche e forniremo suggerimenti utili per adeguarsi alle nuove disposizioni.
Cosa prevede la nuova circolare per alloggi turistici
La recente circolare del Ministero dell'Interno introduce l’obbligo di identificare gli ospiti in presenza al momento del check-in, vietando l’utilizzo di sistemi automatizzati come i key box o i codici di accesso inviati tramite app o email.
L’identificazione dovrà avvenire attraverso la verifica fisica del documento d’identità, con l’obbligo di trasmettere le generalità degli ospiti alla questura di competenza entro sei ore dall'arrivo, se il soggiorno non supera le 24 ore, oppure entro le 24 ore successive.
Il Ministero ha giustificato il divieto con motivazioni legate alla sicurezza pubblica, evidenziando come i sistemi automatizzati non permettano un controllo adeguato sull’identità degli ospiti. In un contesto internazionale, caratterizzato da crescenti minacce terroristiche e criminali, è fondamentale garantire che ogni persona che alloggia in una struttura turistica venga identificata correttamente e che i suoi dati siano trasmessi alle autorità competenti.
Questa misura risponde anche all’esigenza di proteggere eventi di grande rilievo come il Giubileo del 2025, che attirerà milioni di visitatori da tutto il mondo. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza di bilanciare innovazione e sicurezza, dichiarando che le tecnologie devono sempre essere integrate nel rispetto delle normative.
Quali sono gli impatti per i gestori di strutture ricettive
La nuova disposizione richiede un adeguamento operativo che, per molte strutture, potrebbe rivelarsi complesso. Gli host di affitti brevi, spesso privi di personale fisso, dovranno organizzarsi per garantire la presenza fisica di un operatore al momento del check-in. Per hotel e B&B più strutturati, la transizione potrebbe essere più semplice, ma comunque costosa in termini di risorse umane e tempo.
Molti operatori del settore hanno espresso preoccupazione per l’impatto economico della nuova normativa, in particolare per le piccole strutture che utilizzavano il check-in a distanza per ottimizzare tempi e costi.
Come adattarsi alla normativa no check-in a distanza
Adeguarsi alle nuove normative non è impossibile, ma richiede pianificazione e flessibilità:
Ottimizza la gestione del check-in
Per semplificare le operazioni, puoi assumere personale dedicato o implementare software gestionali che velocizzano il processo di registrazione e comunicazione con il portale “Servizio Alloggiati”.
Con Appho la procedura di registrazione degli ospiti è semplice e veloce, ottimizzando al massimo i tempi di gestione degli arrivi. Genera automaticamente i file per la comunicazione delle schede agli ospiti alla Polizia di Stato e i documenti ISTAT.
Comunica chiaramente con gli ospiti
È fondamentale informare gli ospiti in anticipo delle nuove modalità di check-in per evitare incomprensioni. Aggiorna i dettagli sul sito web della struttura, sui profili delle piattaforme di prenotazione, sui social e tramite email di conferma della prenotazione. Meglio prevenire ogni tipo di inconveniente in anticipo.
Conclusione
La decisione di vietare il check-in a distanza negli alloggi turistici segna un cambiamento significativo per il settore dell’ospitalità in Italia. Sebbene comporti nuove sfide per i gestori, questa misura rappresenta un passo importante per migliorare la sicurezza e tutelare gli ospiti, garantendo che ogni soggiorno si svolga in un contesto regolamentato e sicuro.
Adeguarsi alle nuove disposizioni richiederà impegno, ma rappresenta anche un’opportunità per dimostrare professionalità e attenzione nei confronti degli ospiti.Tu cosa ne pensi di questa nuova normativa?